Morte e vita di Bobby Z di Don Winslow
- libri&dintorni
- 30 nov 2021
- Tempo di lettura: 2 min
«Cosa faccio quando Huertero si rende conto che non sono lui?» insiste Tim.
«È un problema tuo» risponde Gruzsa.
Quindi ecco come stanno le cose, pensa Tim. Posso tornare in galera e finire sicuramente ammazzato, o impersonare Bobby Z e finire probabilmente ammazzato.
Scelgo la numero due, decide
Tagliare la gola a un Hell’s Angel in un carcere come San Quentin equivale a una sentenza di morte, e Tim Kearney, un ex eroe di guerra congedato con disonore che si è dedicato al crimine con scarso successo, lo sa perfettamente: non appena uscirà dall’isolamento troveranno il modo di farlo fuori. Poi però la DEA gli fa una proposta: se accetterà di vestire i panni di Bobby Z, un leggendario trafficante di droga di cui si sono perse le tracce, in modo che l’agenzia possa scambiarlo con uno dei loro agenti caduto nelle mani dei narcotrafficanti messicani, poi sarà libero di andarsene e di rifarsi una vita. È come stringere un patto con il diavolo, ma Tim non può rifiutare, e così qualche tempo dopo si ritrova in mezzo al deserto, nel lussuoso fortino di un potente signore della droga. Dove, con sua sorpresa, incontra una vecchia fiamma di Bobby Z, Elizabeth, e suo figlio. All’inizio è come una vacanza, ma poi qualcosa va storto… e Tim si ritrova a fuggire con il bambino, inseguito da narcos, indiani, biker, e poliziotti, tutti decisi a fargli la pelle.
Niente di nuovo… solo che adesso ha una ragione, o forse due, per vivere.
Pubblicato per la prima volta nel 1997, Morte e vita di Bobby Z è un romanzo adrenalinico, violento ma anche raffinato, ironico e a tratti profondo, che si legge tutto d’un fiato.
In libreria per HarperCollins il 25 novembre – 320 pagine
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